La visualizzazione dei dati: il procedimento di formazione di una legge

La “Sunlight Foundation” è una fondazione no-profit (disciplinata dalla Sezione 501(c) del United States Internal Revenue Codev) che ha lo specifico obiettivo di contribuire a rendere trasparente l’attività del Congresso degli Stati Uniti. In ambito nostrano non possiamo non ricordare i progetti Open Parlamento (di cui avevamo parlato qui) ed Open Polis (di cui avevamo parlato qui).

Andrea Borruso mi ha segnalato la notizia, apparsa su Following Data, relativa al contest promosso dal Sunlight Labs dal nome Design for America.
Si tratta di un concorso nel quale i Designers si dovevano cimentare nella visualizzazione dei dati resi disponibili dalle amministrazioni pubbliche ed accessibili attraverso le API (Application Programming Interface API – Interfaccia di Programmazione di un’Applicazione).
Il fine è quello di implementare creativamente il modo di visualizzazione delle informazioni con l’obiettivo “di rendere i dati del governo più accessibili e comprensibili al pubblico americano“.

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Beni personali e acquisto di immobili dopo il matrimonio

L’analisi compiuta dall’Avv. Valerio Sangiovanni in questo articolo che pubblichiamo per gentile concessione di Ipsoa Wolters Kluwer, già uscito in Famiglia e diritto, 2010, fasc. 4, pp. 422-428, ha per tema il regime patrimoniale tra coniugi con specifico riferimento alla sorte dei beni personali e all’acquisto degli immobili dopo il matrimonio.

Come recita il breve incipit dell’analisi compiuta “L’art. 179, comma 2, c.c. costituisce una delle disposizioni di più controversa interpretazione dell’intero diritto di famiglia. In questo articolo si relaziona sulle diverse posizioni assunte al riguardo da giurisprudenza e dottrina, cercando di proporre soluzioni interpretative ragionevoli, le più vicine possibili alla lettera nonché alla ratio della disposizione“.

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Banche: la commissione di massimo scoperto nella Sentenza della Corte di Cassazione Penale n. 12028 del 2010

La Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 12028 del 19 febbraio 2010, depositata in cancelleria il 26 marzo 2010, si è pronunziata sulla commissione di massimo scoperto ai fini del computo della stessa nella determinazione del tasso soglia, aldilà del quale l’interesse risulta essere usurario.

Più in particolare è stato statuito che l’art. 644, IV comma del codice penale (secondo il quale per la determinanzione del tasso di interesse usurario si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate all’erogazione del credito) ricomprenda, ai fini della determinanzione della fattispecie di usura, tutti quegli oneri che un soggetto sopporta in connessione con il suo uso del credito. Tra essi è stato ricompresa la commissione di massimo scoperto, trattandosi di un costo strettamente collegato all’erogazione stessa del credito.

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Circolare del CNF N. 11-C-2010: Mediazione Finalizzata Alla Conciliazione – modelli di informativa per l'assistito della possibilità di conciliare la lite

In tema di mediazione civile ricordiamo che l’art. 4 comma 3 del decreto Legislativo 4 marzo 2010 prevede testualmente:
All’atto del conferimento dell’incarico, l’avvocato è tenuto a informare l’assistito della possibilità di avvalersi del procedimento di mediazione disciplinato dal presente decreto e delle agevolazioni fiscali di cui agli artt. 17 e 20. L’avvocato informa altresì l’assistito dei casi in cui l’esperimento del procedimento di mediazione è condizione di procedibilità della domanda giudiziale. L’informazione deve essere fornita chiaramente e per iscritto. In caso di violazione degli obblighi di informazione, il contratto fra l’avvocato e l’assistito è annullabile. Il documento che contiene l’informazione è sottoscritto dall’assistito e deve essere allegato all’atto introduttivo dell’eventuale giudizio,. Il giudice che verifica la mancata allegazione del documento, se non provvede ai sensi dell’art. 5 comma 1 informa la parte della facoltà di chiedere la mediazione.

In tal senso pubblichiamo la CIRCOLARE CNF N. 11-C-2010 specificatamente inerente la mediazione civile e contenente i modelli di informativa per l’assistito della possibilità di conciliare la lite.

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L’informazione precontrattuale degli intermediari assicurativi.

L’Avv. Valerio Sangiovanni aveva già trattato il tema relativo alle “Norme di comportamento di imprese e intermediari assicurativi“, dove venivano analizzati gli obblighi delle società assicuratrici e, quindi, dei relativi agenti e degli intermediari assicurativi.

L’analisi, quindi, prendeva le mosse dalle due principali norme di settore costituite dall’artt. 183 del Codice delle Assicurazioni TITOLO XIII, e dal Regolamento ISVAP n. 5/2006, che costituiscono il quadro di riferimento normativo in base al quale valutare la correttezza dell’intermediario assicurativo.

Il seguente articolo dell’Avv. Sangiovanni, che pubblichiamo per gentile concessione della casa editrice Cedam, già uscito in Contratto e impresa, 2010, fasc. 1, pp. 123-143, effettuata una approfondita analisi alla luce degli obblighi e della responsabilità precontrattuale degli intermediari assicurativi.

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L'esame scritto di Avvocato 2010: alcuni suggerimenti.

Superato il primo anno di pratica forense, inevitabilmente si comincia a pensare alla preparazione per l’esame di avvocato.
Durante la pratica avevo seguito la Scuola di Magistratura Sant’Alfonso dei Liguori, successivamente mi ero iscritto a due scuole per la preparazione ai tre giorni di esami: la P.A.N.G.E.S.A. per le problematiche civilistiche e la Scuola delle Camere Penali diretta dall’Avv. Donato Messina.

A mio modo di vedere la preparazione per il detto esame non può essere rimediata in poche lezioni, ma è frutto di un cammino che, ahimè, l’Università non è in grado di dare sin anche nelle più semplici basi (come non pensare al fatto che proprio alla facoltà di giurisprudenza si scrive poco, se non niente).

Ed, infatti, se le nozioni degli elementi principali di diritto deve essere per scontata ed acquisita nel corso del tempo, non è altrettanto scontata l’impostazione di un parere pro veritate e la redazione di un atto.

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Omologazione concordato fallimentare. Articolo 129 Legge Fallimentare. Tribunale di La Spezia, decreto 15 ottobre 2009

Il tema trattato nell’articolo dell’Avv. Valerio Sangiovanni – che pubblichiamo per gentile concessione di Ipsoa Gruppo Wolters Kluwer, già pubblicato in Il Fallimento, 2010, fasc. 3, pp. 349-354 – trae spunto dalla recente pronunzia del Tribunale di La Spezia, decr., 15 ottobre 2009 – Pres. d’Avossa – Rel. Farina e Belle.
I Giudici Spezzini ritengono che il termine ex art. 129, secondo comma l.fall. – secondo cui “(…) se la proposta è stata approvata, il giudice delegato dispone che ne sia data immediata comunicazione al proponente, al fallito e ai creditori dissenzienti e fissa un termine non inferiore a quindici giorni e non superiore a trenta giorni per la proposizione di eventuali opposizioni” -, non sia riferibile alla presentazione della richiesta di omologazione del concordato.

La questione giuridica trae origine dal fatto che  per la richiesta di omologazione da parte del proponente, non è previsto alcun termine espresso. L’art. 129, secondo comma l.fall., invece, prevede che il giudice delegato fissi un termine per la proposizione di eventuali opposizioni e per il deposito da parte del comitato dei creditori di una relazione motivata col suo parere definitivo.

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Le norme di comportamento di imprese e intermediari assicurativi nell'analisi dell'Avv. Valerio Sangiovanni

Come giustamente rileva l’Avv. Valerio Sangiovanni nell’introduzione dell’articolo che pubblichiamo, per gentile concessione di Ipsoa Gruppo Wolters Kluwer (già apparso in Danno e responsabilità, 2010, fasc. 1, pp. 93-104):

“Mentre è voluminosa la giurisprudenza ed è ampio il dibattito dottrinale in materia di norme di comportamento degli intermediari finanziari, è molto meno studiata la distinta – ma simile – tematica delle regole di condotta di imprese e intermediari assicurativi. In questo articolo si vuole affrontare questa materia, tenendo conto sia di quanto stabilisce il codice delle assicurazioni sia di quanto prevede il regolamento ISVAP di attuazione”.

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L'unità di tutte le scienze è trovata nella geografia

L’unità di tutte le scienze è trovata nella geografia. Il significato della geografia è che essa presenta la terra come la sede duratura delle occupazioni dell’uomo. (John Dewey)

Alle elementari avevo un maestro che insegnava geografia e che tirava giù una carta geografica del mondo davanti alla lavagna. Avevo un compagno di classe al sesto anno che un giorno ha alzato la mano e ha indicato la costa orientale del Sudamerica; poi ha indicato la costa occidentale dell’Africa e ha chiesto: «Sono state mai unite?». E il maestro ha risposto: «Certo che no, è una cosa ridicola!». Lo studente cominciò a fare uso di droghe e sparì. L’insegnante è diventato consigliere scientifico dell’attuale amministrazione (ndr Bush). (dal film documentario statunitense del 2006 “Una scomoda verità”, diretto da Davis Guggenheim).

Nella mia geografia ancora sta scritto che tra Catanzaro e il mare si trovano i Giardini delle Esperidi. (George Robert Gissing, da Sulle rive dello Jonio).

L’arma del giornalista è la penna o la macchina da scrivere. L’arma del giornalista sotto vetro smerigliato è la bacchetta o la carta geografica. (Sergio Saviane).

Lungo la costa dell’Africa del Sud-Ovest, delimitato da montagne di origine vulcanica da una parte e dall’Atlantico dall’altra, si stende uno dei più antichi e selvaggi deserti della terra. I geografi chiamano questa zona la Costa degli Scheletri, perché le sue spiagge sono disseminate dei relitti delle navi che vi hanno fatto naufragi. (Ronald Schiller da “Nel mondo dei diamanti”).

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