GIS Day 2010 – Palermo: GIStales: di dati, persone e strumenti

gisday

Si svolgerà a Palermo, mercoledì 17 Novembre, in occasione del GIS Day 2010, una giornata dal titolo:GIStales: di dati, persone e strumenti”.

L’evento è organizzato dal Consorzio Ticonzero, centro di competenza nel campo dell’informatica territoriale, in collaborazione con il Consorzio ARCA, Planetek Italia, Zenit e TANTO.

L’evento sarà diviso in due momenti:
la mattina, convegno e sessione poster presso la Sala Magna di Palazzo Steri
il pomeriggio, workshop didattici su remote sensing e webmapping, presso il Consorzio ARCA.

Qui è reperibile il programma della giornata: http://gisday2010.ticonzero.net/programma

La conoscenza parte dal soggetto e non è semplice ricezione di dati, ma è opera dell’intelletto che andando al di là degli aspetti contingenti e transitori della realtà sensibile, riesce ad astrarne le forme eterne e intellegibili.

Più o meno così Aristotele concepiva la conoscenza.

L’attenzione ai dati ed agli strumenti di rilevamento, alle modalità e nuove forme di utilizzo, al rapporto tra gli stessi e la vita sociale, come e quanto influiscono nella vita di ogni giorno, nelle scelte di una collettività e di ogni singola persona,  tutti questi spunti di riflessione rappresentano il tema conduttore di questa giornata.

L’anno scorso avevo partecipato con una relazione sulla Geografia Giudiziaria, quest’anno, con una relazione su OpenGov, Licenze Creative Commons e normativa relativa al riutilizzo dei dati pubblici, mi sembra di continuare quel discorso che con tanta passione e competenza gli organizzatori di questa giornata portano avanti.

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La normativa relativa al riutilizzo dei dati: il commento al D.L. 24 gennaio 2006, n. 36 e modifiche successive

Grazie ad un re-tweet di Antonio Falciano, mi imbatto nella lettura di questo articolo su Forum PA: L’Europa plaude alla direttiva italiana sul riutilizzo dei dati pubblici:

La Commissione ha accolto con favore l’adozione della nuova regolamentazione italiana volta ad adempiere gli obblighi derivati dalla direttiva UE sul riutilizzo dell’informazione pubblica e ha pertanto chiuso il procedimento di infrazione aperto nei confronti del nostro paese. (…) L’Italia ha ora modificato la sua legge sull’ISP e le modifiche sono entrate in vigore il 10 luglio 2010. Più in particolare, queste modifiche integrano il principio generale dell’articolo 3 della direttiva UE sul riutilizzo dell’informazione pubblica in possesso degli enti pubblici e modificano altre disposizioni che in precedenza restringevano la portata della legislazione sul riutilizzo a causa della mancanza di proprietà dei dati richiesti da parte dell’ente pubblico interessato o per loro stessa natura (p. es. proprietà terriera o dati statistici).
Alla luce della nuova legge, la Commissione si dichiara soddisfatta che l’Italia si sia conformata agli obblighi derivati dalla direttiva UE sull’informazione del settore pubblico.

Dall’ultimo articolo scritto su inDiritto e con riferimento alle problematiche evidenziate in altri post su TANTO, penso di essermi perso qualcosa sul riordino della materia del riutilizzo dei dati.
Dopo una breve analisi delle presunte modifiche scopro che in verità poco o nulla è cambiato, che la Commissione non ha ben inteso quale sia lo stato del diritto al riutilizzo nel nostro paese e che, purtroppo, mancano analisi critiche sul tema anche in siti che dovrebbero essere specializzati sul tema.

In questo fine settimana, allora, mi sono preso la briga di scrivere questo documento nelle cui note vengono analizzate le falle e le incongruenze della normativa, la sua sostanziale inadeguatezza ed, in definitiva, il rammarico per una occasione persa.

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La visualizzazione dei dati: il procedimento di formazione di una legge

La “Sunlight Foundation” è una fondazione no-profit (disciplinata dalla Sezione 501(c) del United States Internal Revenue Codev) che ha lo specifico obiettivo di contribuire a rendere trasparente l’attività del Congresso degli Stati Uniti. In ambito nostrano non possiamo non ricordare i progetti Open Parlamento (di cui avevamo parlato qui) ed Open Polis (di cui avevamo parlato qui).

Andrea Borruso mi ha segnalato la notizia, apparsa su Following Data, relativa al contest promosso dal Sunlight Labs dal nome Design for America.
Si tratta di un concorso nel quale i Designers si dovevano cimentare nella visualizzazione dei dati resi disponibili dalle amministrazioni pubbliche ed accessibili attraverso le API (Application Programming Interface API – Interfaccia di Programmazione di un’Applicazione).
Il fine è quello di implementare creativamente il modo di visualizzazione delle informazioni con l’obiettivo “di rendere i dati del governo più accessibili e comprensibili al pubblico americano“.

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