La nascita della scrittura, nella sua forma ideografica, viene fatta risalire, comunemente, all’incirca al IV secolo a.C.
Vi sono molti contributi che identificano nell’invenzione della scrittura la nascita delle civiltà.
Questa mattina, abbastanza presto, vero le 6:00 del mattino, ascoltavo la puntata 554 del podcast “Stories” di Cecilia Sala.
I numerosi orrori narrati, non si erano sufficientemente radicati nella mia assonnata coscienza, sin quando ascolto la storia di Taiba Hassan Adam (ho faticato non poco a tradurre in lettere il nome ascoltato): una sopravvissuta ai massacri del 2003 nel Darfur.
Vent’anni dopo, nel novembre del 2023, i miliziani giungono nel campo profughi dove Taiba Hassan Adam viveva con i suoi tre figli di dieci, otto e sette anni. La trascinano fuori di casa, sprangano le porte dell’abitazione di mattoni e paglia, spargono benzina e danno fuoco alla casa con dentro i tre bambini. Costringono la madre a guardare impotente.
Taiba Hassan Adam vive oggi in un campo profughi, un altro, ai confini con il Ciad in una tenda di plasitca blu.
La storia di Taiba Hassan Adam è narrata in questo Report di Gabriele Steinhauser apparso su Rights Repoter:
Darfur 2024: anatomia di un VERO genocidio.
Quando ho aperto inDiritto: civiltà e diritto, ho scritto:
un luogo che nasce dall’esigenza e dalla volontà di condividere le notizie, gli approfondimenti, le riflessioni sulle tematiche giuridiche, sociali e culturali.
Ecco: 5.000 anni dopo l’invenzione della scrittura l’umanità ha scoperto il Darfur... ed io, così, questa mattina mi sono svegliato.
