Class Action: il parere dell'Unione Camere Civili.

L’istituto della Class Action (“Azione Collettiva”, di origine anglosassone diventato l’incubo delle grandi multinazionali, qui per un approfondimento e per l’iter parlamentare) è stato introdotto nel nostro ordinamento dall’art. 53-ter del disegno della legge finanziaria 2008.
In sostanza si tratta di una norma che dovrebbe disciplinare dell’azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori.
Ricordiamo che tale istituto (che in sé lo scrivente ritiene altamente democratico) nella giurisprudenza Statunitense è stato ampiamente utilizzato per avviare azioni legali collettive contro le aziende in conseguenza di atti illeciti.
In tal senso non possiamo ricordare i casi contro Ford e Firestone per i pneumatici difettosi; Wall-Mart ed il caso delle discriminazioni e delle molestie sessuali subite dalle lavoratrici. Più di recente clamorosi sono i casi: Apple e AT&T nei confronti dell’iPhone; Microsoft per il logo “Windows Vista Capable”.

  • Premessa
  • Il Comunicato dell’Unione Camere Civili
  • Il parere congiunto del Presidente dell’Unione Camere Civili, Avvocato Salvatore Grimaudo, e del Consigliere Nazionale Unione Camere Civili, Avvocato Valentino de Castello.

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