Legislazioni: accesso e ricerca delle norme

E’ sempre molto complicato effettuare una stima del numero di leggi vigenti in un determinato Stato . E’ necessario, infatti, stabilire quali atti includere nel detto calcolo e, sopratutto, come computarli.
Aldilà degli annunci relativi a roghi di norme, si stima che in Italia vi siano all’incirca 75.000 leggi (secondo alcuni, in base a non meglio specificati calcoli, le leggi vengono stimate in circa 200.000. Altri dati è possibile rinvenirli qui: Leggi d’Italia), a fronte delle 9.000 della Gran Bretagna, 6.000 della Francia e 8.000 della Germania.
Tuttavia, anche se non è da sottovalutare il fenomeno della prolificazione legislativa, i veri nodi più incresciosi consistono: da un lato nella cattiva (se non paradossalmente assurda) organizzazione delle norme (là dove una singola materia viene regolamentata attraverso leggi e norme sparpagliate qua e là, distanti le una dalle altre anni luce e spesso in contraddizione fra di loro); d’altro canto nella materiale impossibilità da parte del cittadino di conoscere le norme di riferimento e regolatrici una determinata materia.

Tale ultima circostanza (l’ignoranza della legge) diventa un dato particolarmente odioso non solo alla luce del principio di diritto (espresso in materia penale dall’art. 5 c.p.) secondo cui ignorantia legis non excusat (anche se mitigato da una storica sentenza additiva della Corte Costituzionale – Corte Cost. n. 364/1988), ma anche con riferimento ad altre materie (pensiamo a quella tributaria, solo per fare un esempio) nelle quali il cittadino si vede esposto ad illeciti civili o a conseguenze non previste o imprevedibili nella sua più totale buona fede.

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