Si sta registrando un grosso fermento sul tema del diritto d’autore in ambito europeo. Le notizie che più sono transitate in ambito mass-mediatico sono quelle relative al fatto che l’UE vuole estendere il diritto d’autore dai 50 anni attuali sino ai 95 anni (Downloadblog), ed il tentativo di scardinamento di alcune restrizioni derivanti dai monopoli territoriali delle agenzie di riscossione di diritti confederate nella Cisac (il network cui appartiene la Siae) permettendo ad ogni autore di registrarsi nello Stato europeo preferito, dove trovi le condizioni più convenienti (Il Sole 24ore).
E’, tuttavia, passata sotto silenzio una interessante iniziativa in ambito Comunitario: l’istituzione di un libro Verde (Green Paper) sul diritto d’autore che favorisca un approccio, per così dire, olistico (per usare un termine caro al Comprehensive law movement) , nell’ambito della conoscenza, della scienza, dello sviluppo e della solidarietà.
La traduzione in italiano del Green Paper
Di che si tratta?
L’istituzione del così detto Green Paper è una proposta che, interrogandosi sul ruolo odierno svolto dal diritto d’autore nel promuovere la diffusione delle conoscenze per la ricerca, scienza e istruzione, vuole essere un punto di partenza per un dibattito strutturato, a lungo termine, sul futuro del diritto d’autore.
Traduciamo direttamente dal sito dell’Unione Europea – Rapid Press –
Intellectual Property: Commission adopts forward-looking package
“Un Libro verde sul diritto d’autore nell’economia della conoscenza
In sede di riesame del mercato unico, la Commissione ha sottolineato la necessità di promuovere la libera circolazione della conoscenza e l’innovazione come la “Quinta libertà” nel mercato unico. Il Libro verde adesso si concentrerà su come, nel modo della ricerca, della scienza, sono diffusi al pubblico i materiali didattici e se le conoscenze circolano liberamente nel mercato interno. Il documento di consultazione esaminerà anche la questione se l’attuale quadro diritto d’autore è sufficientemente robusto per proteggere la conoscenza dei prodotti e se gli autori e gli editori sono sufficientemente incoraggiati a creare e diffondere le versioni elettroniche di questi prodotti.
Questa consultazione si rivolge a tutti coloro i quali vogliono far progredire le proprie conoscenze e livelli di istruzione tramite Internet. L’ampia diffusione delle conoscenze contribuisce a rendere ancor più inclusiva e coesione sociale, favorisce le pari opportunità in linea con le priorità della nuova agenda sociale.
Con questo Libro verde, la Commissione prevede di avere un dibattito strutturato a lungo termine sul futuro della politica in tema di diritto d’autore nei settori ad alta intensità di conoscenze. In particolare, il Libro verde è un tentativo di strutturare il dibattito sul copyright per quanto riguarda la pubblicazione scientifica, la conservazione digitale del patrimonio culturale europeo, opere orfane, l’accesso dei consumatori a opere protette e delle particolari esigenze delle persone disabili a partecipare alla società dell’informazione .
Il Libro verde punta alle sfide future nel campo della ricerca scientifica e della editoria scolastica, in ordine all’utilizzo dei motori di ricerca e prevedendo deroghe speciali per le biblioteche, per i ricercatori e per le persone disabili.
Il Libro verde si concentra non solo sulla diffusione della conoscenza ai fini della ricerca, della scienza e dell’istruzione, ma si rivolge anche all’attuale quadro giuridico nel settore del diritto d’autore e delle possibilità che può offrire attualmente ad una varietà di utenti (istituzioni sociali, i musei, i motori di ricerca, le persone disabili, istituti di insegnamento).” (¹)
Le affermazioni di principio sembrano, come sempre, essere allettanti e positive.
In tal senso sembrerebbe essere recepita la sempre più pressante necessità della società volta ad una conoscenza libera e condivisa.
Solo dove vi è libertà condivisione vi è vero progresso scientifico.
In tal senso vi è un vero movimento trasversale che si muove secondo queste nuove linee guida.
Segnaliamo, (fra i tantissimi) i progetti:
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