Le licenze Creative Commons, una guida alla loro comprensione: Creative Commons: manuale operativo

Le licenze Creative Commons, rappresentano una opportunità ed un mezzo per la divulgazione del sapere, ma anche un modo ed una via per assicurare il rispetto dei diritti di autore.
Lo stesso Green Paper in the Knowledge Economyapre una via all’uso di nuove forme per la divulgazione del sapere nel rispetto dei diritti d’autore.
Lo stesso inDiritto, insieme a molti altri luoghi presenti su internet (siti, wiki, blog) adottano le licenze Creative Commons.
Ma di cosa si tratta esattamente? Come vanno utilizzate? Quali sono le opportunità?

Volevo, quindi, segnalare l’uscita del libro di Simone Aliprandi: Creative Commons:manuale operativo.
Un manuale operativo che guida passo a passo gli artisti nel mondo delle licenze Creative Commons, le più famose e diffuse licenze di libera distribuzione per opere creative. Senza tralasciare utili chiarimenti di natura concettuale e terminologica, l’autore entra nei dettagli tecnici del funzionamento degli strumenti proposti dal progetto Creative Commons, così da renderli comprensibili anche per i totali neofiti. Un’opera fondamentale per tutti coloro che sono interessati al mondo dell’opencontent e del copylef“.

Il libro può essere scaricato nella sua versione digitale a questo indirizzo:

Creative Commons: manuale operativo Guida all’uso delle licenze e degli altri strumenti CC

Il libro è edito da Stampa Alternativa ed il prezzo di copertina è di 8 euro.
Ci piace ricordare un invito rivolto dall’autore in altri due suoi libri che ho comprato e letto (Capire il copyright. Percorso guidato nel diritto d’autore, e Teoria e pratica del copyleft. Guida all’uso delle licenze opencontent):

“Nonostante il particolare regime di copyright di questo libro ti consenta di riprodurlo liberamente, considera l’ipotesi di acquistarne una copia originale. Il prezzo di copertina particolarmente basso fa sì che l’originale costi meno di una copia artigianale. Avresti così un oggetto più gradevole e maneggevole e contemporaneamente sosterresti questo tipo di editoria”.

E’ lo stesso invito, noi lo rivolgiamo a tutti coloro che sono interessati a queste tematiche.

Simone Aliprandi: Creative Commons: manuale operativo

Pubblicità

Green Paper Copyright in the Knowledge Economy: la Carta Verde sul diritto di autore tradotta in italiano.

Il Green Paper in the Knowledge Economy è un documento comunitario che, interrogandosi sul ruolo odierno svolto dal diritto d’autore nel promuovere la diffusione delle conoscenze per la ricerca, scienza e istruzione, rappresenta un punto di partenza per promuovere un dibattito sul futuro del diritto d’autore.

Ne avevamo già parlato in questo articolo segnalando l’importanza delle tematiche in esso trattate.

Oggi pubblichiamo, non senza un po’ di emozione, la traduzione in italiano che abbiamo realizzato cercando di trasfondere in essa il senso e lo spirito del detto documento.
Diciamo subito che tale traduzione non rappresenta un documento ufficiale proveniente dalla U.E. ed è stata realizzata dal sottoscritto che non è un esperto traduttore ed è per tale ragione che si declinana qualsiasi responsabilità dovuta a fraintendimenti o ad errori.

Tuttavia, la presente traduzione vuole contribuire allo spirito della Carta Verde sul diritto d’autore, la quale ha come scopo dichiarato, così come si legge proprio nell’introduzione:

quello di promuovere un dibattito su come la conoscenza delle attività di ricerca, delle attività scientifiche e di quelle connesse all’istruzione possano esser maggiormente diffuse nell’ambiente on line. La Carta Verde mira a definire una serie di problematiche connesse con il ruolo del diritto d’autore nella “economia della conoscenza” e intende avviare una discussione su tali questioni“.

In tal senso tale traduzione è un documento aperto a tutti i contributi:
quelli inerenti ad una più corretta traduzione del testo (anche attraverso la correzione di refusi), sia quelli inerenti ad un approfondimento delle problematiche trattate.

http://documents.scribd.com/ScribdViewer.swf?document_id=6172897&access_key=key-kffdov4ti5quqi857nn&page=&version=1&auto_size=true&viewMode=

(Per poter leggere meglio il documento consiglio di fare clicksul pulsante in alto a destra della presente schermata e, quindi, scegliere la modalità di visualizzazione facendo click sul pulsante iPaper e selezionando il sotto menu View Mode).

Facciamo presente che la traduzione ufficiale del documento in commento è reperibile a questo indirizzo.
Ho saputo dell’esistenza di questa traduzione soltanto oggi (24 settembre, attraverso una email di Klara Kanska – Administrator European Commission, che ringrazio per l’attenzione) , infatti, sino a qualche tempo fa il sito non conteneva alcuna traduzione del detto documento, se non quelle nelle lingue inglese, francese e tedesco.
Il motivo per cui lascio inserita la traduzione del sottoscritto in questo articolo è da rinvenirsi nel fatto che, oltre all’immane sforzo e tempo profuso per la sua redazione tale per cui mi sembrerebbe un vero peccato cestinarla, la detta traduzione contiene, nel corso del testo, diverse note integrative ed esemplificative, le quali, credo, potrebbero avere un qualche valore per chi volesse avvicinarsi a questa materia.
Sarà mia precisa cura aggiornare la traduzione del Green Paper con ulteriori spunti.

Di seguito a questo articolo ho inserito alcune notazioni sulla Carta Verde sul Diritto d’Auotre.

Continua a leggere “Green Paper Copyright in the Knowledge Economy: la Carta Verde sul diritto di autore tradotta in italiano.”

Unione Europea: il "Green Paper" sul diritto d'autore nell'era dell'economia e della conoscenza

Si sta registrando un grosso fermento sul tema del diritto d’autore in ambito europeo. Le notizie che più sono transitate in ambito mass-mediatico sono quelle relative al fatto che l’UE vuole estendere il diritto d’autore dai 50 anni attuali sino ai 95 anni (Downloadblog), ed il tentativo di scardinamento di alcune restrizioni derivanti dai monopoli territoriali delle agenzie di riscossione di diritti confederate nella Cisac (il network cui appartiene la Siae) permettendo ad ogni autore di registrarsi nello Stato europeo preferito, dove trovi le condizioni più convenienti (Il Sole 24ore).

E’, tuttavia, passata sotto silenzio una interessante iniziativa in ambito Comunitario: l’istituzione di un libro Verde (Green Paper) sul diritto d’autore che favorisca un approccio, per così dire, olistico (per usare un termine caro al Comprehensive law movement) , nell’ambito della conoscenza, della scienza, dello sviluppo e della solidarietà.

Scarica il Green Paper Copyright in the Knowledge Economy

La traduzione in italiano del Green Paper

Di che si tratta?
L’istituzione del così detto Green Paper è una proposta che, interrogandosi sul ruolo odierno svolto dal diritto d’autore nel promuovere la diffusione delle conoscenze per la ricerca, scienza e istruzione, vuole essere un punto di partenza per un dibattito strutturato, a lungo termine, sul futuro del diritto d’autore.

Traduciamo direttamente dal sito dell’Unione Europea – Rapid Press –

Intellectual Property: Commission adopts forward-looking package

Un Libro verde sul diritto d’autore nell’economia della conoscenza

In sede di riesame del mercato unico, la Commissione ha sottolineato la necessità di promuovere la libera circolazione della conoscenza e l’innovazione come la “Quinta libertà” nel mercato unico. Il Libro verde adesso si concentrerà su come, nel modo della ricerca, della scienza, sono diffusi al pubblico i materiali didattici e se le conoscenze circolano liberamente nel mercato interno. Il documento di consultazione esaminerà anche la questione se l’attuale quadro diritto d’autore è sufficientemente robusto per proteggere la conoscenza dei prodotti e se gli autori e gli editori sono sufficientemente incoraggiati a creare e diffondere le versioni elettroniche di questi prodotti.

Questa consultazione si rivolge a tutti coloro i quali vogliono far progredire le proprie conoscenze e livelli di istruzione tramite Internet. L’ampia diffusione delle conoscenze contribuisce a rendere ancor più inclusiva e coesione sociale, favorisce le pari opportunità in linea con le priorità della nuova agenda sociale.

Con questo Libro verde, la Commissione prevede di avere un dibattito strutturato a lungo termine sul futuro della politica in tema di diritto d’autore nei settori ad alta intensità di conoscenze. In particolare, il Libro verde è un tentativo di strutturare il dibattito sul copyright per quanto riguarda la pubblicazione scientifica, la conservazione digitale del patrimonio culturale europeo, opere orfane, l’accesso dei consumatori a opere protette e delle particolari esigenze delle persone disabili a partecipare alla società dell’informazione .
Il Libro verde punta alle sfide future nel campo della ricerca scientifica e della editoria scolastica, in ordine all’utilizzo dei motori di ricerca e prevedendo deroghe speciali per le biblioteche, per i ricercatori e per le persone disabili.
Il Libro verde si concentra non solo sulla diffusione della conoscenza ai fini della ricerca, della scienza e dell’istruzione, ma si rivolge anche all’attuale quadro giuridico nel settore del diritto d’autore e delle possibilità che può offrire attualmente ad una varietà di utenti (istituzioni sociali, i musei, i motori di ricerca, le persone disabili, istituti di insegnamento).” (¹)

Le affermazioni di principio sembrano, come sempre, essere allettanti e positive.
In tal senso sembrerebbe essere recepita la sempre più pressante necessità della società volta ad una conoscenza libera e condivisa.
Solo dove vi è libertà condivisione vi è vero progresso scientifico.
In tal senso vi è un vero movimento trasversale che si muove secondo queste nuove linee guida.
Segnaliamo, (fra i tantissimi) i progetti:

Continua a leggere “Unione Europea: il "Green Paper" sul diritto d'autore nell'era dell'economia e della conoscenza”

Corte di Giustizia delle Comunità Europee, Sentenza 17 aprile 2008, causa C-456/06. Diritto d'autore e diritto di distribuzione al pubblico

La Corte di Giustizia delle Comunità Europee, con la Sentenza 17 aprile 2008 (causa C-456/06), ha statuito che: “La nozione di distribuzione al pubblico, effettuata in modo diverso dalla vendita, dell’originale di un’opera o di una copia di essa, ai sensi dell’art. 4, n. 1, della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 22 maggio 2001, 2001/29/CE, sull’armonizzazione di taluni aspetti del diritto d’autore e dei diritti connessi nella società dell’informazione, implica esclusivamente un trasferimento della proprietà di tale oggetto. Di conseguenza, non costituiscono una forma di distribuzione di tal genere né il semplice fatto di accordare al pubblico la possibilità di utilizzare le riproduzioni di un’opera protetta dal diritto d’autore, né l’esposizione al pubblico di tali riproduzioni senza che neppure sia concessa la possibilità di utilizzarle“.

Scarica la Sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee, del 17 aprile 2008 (causa C-456/06)

Sommario:

  • I fatti di causa relativi al procedimento C-456/06: Peek & Cloppenburg KG vs. Cassina SpA;
  • La distribuzione al pubblico: l’art. 4 della direttiva n. 2001/29

Continua a leggere “Corte di Giustizia delle Comunità Europee, Sentenza 17 aprile 2008, causa C-456/06. Diritto d'autore e diritto di distribuzione al pubblico”

Tutela legale del software libero: SFLC si autofinanzierà.

sflc.jpg

Il Software Freedom Law Center è un centro legale che si occupa di fornire rappresentanza legale e servizi collegati atti alla tutela e all’avanzamento del software libero e open source.
Con sede a New York City, il SFLC è diretto da Eben Moglen, professore di giurisprudenza presso la Columbia University e attivo consulente della Free Software Foundation. Del direttivo fanno anche parte Daniel Weitzner (MIT) e l’avvocato Lawrence Lessig. Il significato del SFLC è stato chiarito dallo stesso prof. Moglen: “Il Law Center vuole tutelare i legittimi diritti e interessi di progetti e sviluppatori di software libero e open source, i quali spesso non hanno i mezzi per permettersi l’assistenza legale di cui abbisognano“.

SFLC, adesso, ha deciso di estendere i suoi servizi anche a clienti for-profit e, pertanto, ha creato un nuovo studio legale chiamato Moglen Ravicher LLC.
Questa scelta è stata chiaramente un escamotage per aggirare il mandato del SFLC (che limita il supporto legale ai soli clienti non-profit) e consentire di offrire gli stessi servizi anche ai membri “commerciali” della comunità FOSS“.
E’ bene evidenziare che tutti i profitti derivanti dalle consulenze “a pagamento” saranno destinati al supporto delle operazioni del SFLC.
In cambio, Moglen Ravicher utilizzerà le risorse di SFLC, inclusi i suoi avvocati.
Il primo cliente della Moglen Ravicher LLC sarà OpenNMS, applicativo per la gestione di reti di cui abbiamo già parlato in diverse occasioni.

Vi segnaliamo, inoltre, due importanti contributi del SFLC:

via Ossblog

D.P.R. 29 dicembre 2007 n. 275: riconosciuto il diritto di seguito nella vendita di creazioni e manoscritti.

Il D.P.R. 29 dicembre 2007 n. 275 piena e completa attuazione alla riforma del così detto “diritto di seguito” avvenuta con il D.L. 13 febbraio 2006 n. 118.
(Scarica in pdf il D.P.R. 275/2007: dpr_275_2007.pdf)
Per Diritto di seguito intendiamo quel diritto, inalienabile ed irrinunciabile, spettante all’autore di un opera d’arte, (ed in particolar modo di arti figurative: quadri, collages, dipinti, disegni, incisioni, stampe, litografie, sculture, arazzi, opere in vetro, fotografie, oltre a copie prodotte in un numero limitato ed anche i manoscritti), a percepire un compenso sul prezzo di ogni vendita successiva alla prima cessione dell’opera originale da parte dell’autore, e successivamente in tutte le transazioni, in qualunque maniera effettuate, che comportino l’intervento in qualità di venditori, acquirenti o intermediari, di soggetti professionisti nel mercato dell’arte(ad es.  le case d’asta, le gallerie d’arte e, in generale, qualsiasi commerciante di opere d’arte).
In sostanza è quel diritto che riconosce, all’autore dell’opera, quella cointeressenza economica nelle vendite dell’opera stessa, così come evidenziato nel primo considerando della Direttiva n. 2001/84/CE (scarica in pdf dir-200184ce.pdf) la cui attuazione è avvenuta in Italia con il già citato Decreto Legislativo 13 febbraio 2006, n. 118.
Si tratta, in ultima analisi di assicurare all’autore dell’opera d’arte figurativa la partecipazione economica al sucesso delle proprie opere, elemento economico da attribuire all’artista stesso ed ai suoi eredi per settanta anni dalla morte di quest’ultimo. In tale maniera si cerca di ristabilire un certo equilibrio tra la situazione economica degli autori d’opere d’arte figurative e quella degli altri creatori che traggono profitto dalla successive utilizzazioni delle loro opere.
Oggetto del diritto di seguito è l’opera materiale stessa, ovvero dal supporto in cui s’incorpora l’opera protetta.

Nel prosieguo dell’articolo parleremo delle novità introdotte con D.P.R. 275/2007.

Continua a leggere “D.P.R. 29 dicembre 2007 n. 275: riconosciuto il diritto di seguito nella vendita di creazioni e manoscritti.”